Guida: come creare delle abilità artistiche professionali

Questa guida vi assisterà sia nel creare uno skillset artistico, sia nel contestualizzarlo nel mercato moderno

Professionale indica “adatto al mondo del lavoro”.
Se le abilità che avete maturato non sono richieste dal mondo del lavoro, non sono abilità professionali.

Se le abilità che costruite non possono garantirvi un lavoro, non sono professionali.

Per evitare il rischio che questo accada, abbiamo deciso di creare questa guida.

Premessa: imparare a scegliere i consigli giusti

Per quanto informati possiate essere, avrete sicuramente bisogno di chiedere consigli.
Questo passo è cruciale: abbiamo dovuto dedicare un post separato. Dategli uno sguardo, e tornate qua per leggere il resto.

Come usare questa pagina

Non esiste una vera e propria sequenza di passi da eseguire: come anche il resto delle guide riguardanti la preparazione, dovrà essere eseguito tutto con elevata sincronia.

Questo, per 2 cause principali:

  1. Si tratta di un mercato estremamente ostico, in cui è estremamente improbabile veniate invitati da chi c’è già dentro
  2. Le informazioni corrette su come approcciarsi a questo mercato sono praticamente inesistenti – e questo è il motivo per cui questa guida è stata scritta

Che portano alla conseguenza finale del dover capire da soli quale sarà il vostro posto nel mercato, e per poterlo fare avrete bisogno di almeno tutte le informazioni contenute in questa pagina – e nelle altre guide da noi scritte.

Sottolineo da noi perché, purtroppo, non abbiamo trovato altre guide decenti in materia.

Non è l’impegno a farvi vincere: è la strategia
Don’t work hard: work smart

Il più banale, e grave, errore che potrete mai fare è il pensare di poter ottenere risultati semplicemente buttandovi a capofitto e “impegnandovi al massimo”.

Esempio molto semplice: l’impegno è il carburante, la strategia il motore.
Molto carburante = molta autonomia.
Buon motore = buona resa.

Se non vedete risultati, non date mai per scontato sia a causa del poco impegno: nel 99% dei casi, è perché state sbagliando strategia.

E anche una strategia ha bisogno di parecchio impegno per essere rifinita a dovere.

Trovate quello che vi piace fare: evitate “i sacrifici”

Il famoso mindset “bisogna fare i sacrifici” è un’altra mentalità estremamente pericolosa: dovete dare un senso a quello che fate. Finché non ci riuscirete, non avrete:
A- Sicurezza di fare la cosa giusta
B- Serenità nel farlo.

Il bello non è nella destinazione: è nel cammino. La destinazione è solo un motivo per mettersi in cammino.

Fare “i sacrifici” vuol dire agire controvoglia, nella speranza che lo sforzo venga premiato. Vivendo male, e senza sicurezza dei risultati.

Trovate una logica a quello che fate, e lo farete con piacere – e senso.
8 ore di pianoforte al giorno per 10 anni sembrano tante – ma solo se non vi piace farlo.

Ascoltate le vostre passioni – e nessun altro

Se la vostra passione è sincera, e vi sentite vivi nel portarla avanti, al 99% piacerà anche agli altri.

Per passione sincera intendiamo qualcosa di non legato a nient’altro che il piacere di esistere.

Se iniziate a sporcarla con egocentrismo (una passione il cui scopo finale è farvi apparire più fighi) o avidità (una passione che in realtà è unicamente una scusa per avere più soldi), allora perderete questa sicurezza, e questa guida non avrà più senso.

E, tra l’altro, non otterrete nessuno dei 2 risultati. Testato ampiamente: è il motivo per cui anche grosse multinazionali, che in teoria dovrebbero essere colossi inamovibili, ogni tanto falliscono miseramente.

Chiedetevi a chi possa piacere quello che fate

Lavorare vuol dire fare qualcosa di talmente bello che altri arrivino a pagarvi per poterlo avere.
Quindi, prima di tutto, devono averne bisogno.

Non affidatevi troppo ad analisi precotte di mercato: le persone non sanno quasi mai quello che desidereranno. Esattamente come quando voi, entrati dal medico, non avete idea di che medicina avete bisogno.
Molte volte, addirittura, non sapete neanche di avere un problema finché non vi viene fatto notare.
Questo è l’atteggiamento dei vincenti: chiedersi come poter entrare a far parte della società, anziché pretendere un posto pronto dato che “sono io”.

Chiedetevi chi possa darvi 1500€ al mese per fare quello che vi piace

È la domanda che dovete continuamente farvi se seriamente volete iniziare a lavorare.
E per “chi” non s’intende “produttori”.
Per chi s’intende:

  • Nome
  • Cognome
  • Professione
  • Azienda d’appartenenza
  • Indirizzo eMail
  • Indirizzo fisico
  • Numero di cellulare
  • Sito internet
  • Profilo LinkedIn

In altri termini: la persona esatta che un giorno vi metterà in mano un brief e 1500€.
Tutto il resto sono balle o perdite di tempo.

Quando troverete risposta a questa domanda, potrete ufficialmente affermare di aver iniziato la vostra carriera – e iniziare a pensare realmente al futuro.

Alle prime volte sarà una domanda pesante, a cui non troverete risposta. Col tempo, però, inizierete a mettere assieme i tasselli. E, piano piano, la risposta inizierà a prendere forma.
Dopo un bel po’ di tempo, se siete stati altruisti e brillanti, proverete anche voi l’ebbrezza di essere chiamati alle 4 di notte da un australiano che vuole produrre un pezzo orchestrale con voi.

Non è fantascienza: è realtà. Se andate nella nostra pagina contatti estera c’è un widget con l’orario locale: è perché abbiamo clienti da praticamente ogni angolo del mondo, e quando telefonavano alle 3 di notte era un mezzo trauma.
Dovete solo svegliarvi e iniziare a ragionare nel modo giusto.

Ogni passione ha i suoi clienti ideali: non esiste “il cliente universale”

Altrimenti, ve l’avremo detto e buonanotte.

Dovrete impegnarvi a trovare il vostro personale cliente ideale.

Non dovete ancora contattarlo: dovete giusto avere una certezza al 90% che esistano persone in grado di darvi 1500€ al mese per fare quello che vi piace.

E se son di più, ancora meglio: i regali che ci farete saranno ancora più spericolati.

Andate su LinkedIn, evitate Facebook, leggete news: informatevi su come sta andando il mercato

Su LinkedIn troverete i professionisti che si occupano dell’arte (NON CONTATTATELI ANCORA. Limitate ad osservare ed analizzare): cercate di capire chi è la persona a cui dovrete rivolgergi.
Su Facebook più che altro ragazzini e/o gente con voglia di giocare o che condivide le foto della cena di ieri. Troppo confusionario: lasciate perdere, per ora.
News di vario genere + Wikipedia son ottime fonti di informazioni: con le news capirete cosa succede giorno per giorno nel mercato, e con Wiki avrete rapido accesso a informazioni *più o meno* attendibili sui lati più tecnici. Il fatturato di un’azienda, per esempio. O quanto è stato speso per fare un particolare film.

Knowledge is power: informatevi bene, e avrete messo le basi giuste per vincere

Come dicevamo più su, la chiave per vincere è una buona strategia.

La strategia si costruisce su informazioni giuste.

Ed è, tra l’altro, il motivo per cui queste guide son state create: ci son troppe informazioni sbagliate in giro. Non è corretto: seguendo informazioni sbagliate, la gente si fa male. Non suonerà come lavoro.

Purtroppo, non c’è un esatto “centro universale di informazioni attendibili”: dovrete pizzicare da ogni lato di internet, ed elaborare con buon senso e dati. Non prendete MAI delle informazioni di peso: fate sempre delle ricerche aggiuntive. Se sentite “questo videogioco sta avendo successo”, andate sempre a controllare le recensioni e le vendite su Steam.

La gente dice una marea di balle, specialmente quando ci son soldi di mezzo. Fatevene un’idea il prima possibile, o la finirete parecchio male.

Non disperatevi se non avete un maestro: imparate ad agire da soli

Molte volte, trovare il maestro giusto è più impegnativo di imparare da soli: mettete in conto di dovervi arrangiare.

Abbiamo creato un post per aiutarvi a riconoscere il giusto mentore: dategli uno sguardo.

Imparate a capire come ragiona la gente: non siete da soli al mondo

Avere ragione, di per sé, non vi assicura la ragione: vi verrà data ragione solo nel momento in cui riuscirete a spiegare efficientemente il perché la avete.

Per cui, se non vi viene data ragione, non arrabiatevi: è da bambini.
Chiedetevi:
A- Come posso migliorare la mia spiegazione?
B- Sto parlando con la persona giusta?

Le persone egocentriche rispondono automaticamente “va già bene” “sì”, e poi a 35 anni li trovi a girare hamburger e lamentarsi delle tasse e del governo.

Siate altruisti ed umili, e troverete sempre la miglior soluzione in merito.

Abbiamo scritto delle guide sia per A che per B, ma non è ancora il momento di dargli uno sguardo: questa pagina vi servirà giusto come antipasto per il resto.

Portate le vostre abilità artistiche a livello professionale

“Livello professionale” non vuol dire “i migliori del mondo”: vuol dire in grado di essere appetibili per il mercato.

Ci sarà tempo per diventare i migliori. Probabilmente decenni. Per ora, limitatevi a essere in grado di guadagnare 1500€ al mese. Fatto quello, avrete vinto il diritto di lamentarvi per un accento sbagliato a battuta 54 di pagina 179.

Già, diritto. In questa società, dovreste conquistarvela la libertà di fare quello che vi piace.

Non cadete nell’errore dell’eccesso di raffinazione

Non serve a niente essere i nuovi Mozart se non sapete neanche chi caspita telefonare per fare una serata da 400 € o come compilare un contratto: muovetevi con metodo. Abbiate il giusto mix di business ed arte.

Per leggere di più riguardo questo errore, date uno sguardo a questo articolo – e leggete anche il resto: sono regole d’oro per un business sano.

Molti professori insisteranno su questo metodo in modo da tenervi in eterno loro alunni, e prendersi i vostri soldi. Ma, siccome vi vogliamo bene, abbiamo scritto un post per evitare di questi problemi.

Non abbiate fretta: trovarvi in mercato con le idee sbagliate vuol dire finire per strada

Non è un gioco: state costruendo una carriera. Non abbiate fretta di mettere il vostro video su YouTube sperando che non verranno notati i vostri errori o il fatto che non avete un sito internet: avrete una certezza al 98% di aver bruciato tantissime opportunità.

Vedete questa situazione un po’ come preparativi per un lungo viaggio: dimenticatevi qualcosa, e vi ritroverete senza a metà strada. Costruite il mezzo sbagliato, e vi si spaccherà il motore in mezzo al deserto – che, nella real world situation, vorrà dire essere sfrattati di casa perché non avete soldi per l’affitto.

…ma muovetevi con decisione

Dovete essere dei carri armati: non i più veloci, ma inarrestabili.
Abbiamo visto parecchi colleghi lanciarsi in iniziative spericolate che, per qualche tempo, gli hanno garantito più luce.

Poi, però, è arrivato il conto. E questa guida, oggi, la stiamo scrivendo noi.

Chi corre troppo dimentica le basi, e si ritrova per strada più avanti (esempio d’oro: le varie popstar che durano un estate).
La vita è solo una, tesorini miei: procedere con eccessiva lentezza è grave quanto avere troppa fretta.

Tempistiche?

Se non avete mai presto uno strumento musicale in mano, con questi consigli sarete pronti a lavorare nel giro di 4 anni – consistenti in minimo di 6 ore di eccellente pratica (ricordate? Don’t work hard: work smart. Esercitatevi come i migliori, e lo diventerete) al giorno. Ogni giorno.

Se state già suonando, molto probabilmente si tratta solo di mesi.

Dipende tutto da quanto sarete veloci ad assimilare e processare queste informazioni.

Noi vi auguriamo (e consigliamo) di farlo nel minor tempo possibile, così da poter passare alla prossima fase: