Consigli intelligenti per la tua prossima scheda audio.

Se stai leggendo quest articolo stai probabilmente per fare un passo molto importante per la tua musica: l’acquisto di una scheda audio.

Leggendo questo articolo avrai tutte le informazioni che ti servono per poter scegliere in tranquillità quella giusta per te.

(E saranno molto più semplici di quanto magari pensassi)

  • Non prendere schede audio che non abbiano driver ASIO.

    Niente ASIO4all, niente altri driver: solo e unicamente driver ASIO.
    Se la scheda li usa, è una garanzia di qualità.

  • Non ti preoccupare della qualità audio.

    Se la scheda audio è compatibile con standard ASIO, al 90% avrà una qualità audio sufficiente a permetterti di lavorare nell’industria musicale.
    Le attuali schede audio hanno tutte una qualità audio piuttosto elevata.
    Qualcuna è migliore, qualcuna è peggiore. Ma non c’è mai realmente una differenza considerevole in termini di qualità audio.
    Sopratutto tenendo conto del contesto artistico attuale. (Questa è una storia abbastanza lunga, di cui parleremo in un altro post)

  • I preamplificatori (“i pre”) non “suonano”: sei TU che suoni.

    Lo scopo del preamplificatore è modificare il volume in ingresso alla scheda.
    È né più, né meno che un pomello del volume.
    Le qualità sonore del segnale si modificano in postproduzione o in fase di sound engineering, non a livello di circuiteria di ripresa.
    Se il suono è brutto, al 99% non è “colpa dei pre”.

  • Non ti preoccupare della stabilità.

    Le schede audio moderne, se trattate rispettando il manuale, non hanno nessun problema di stabilità.
    Che sia da 100€ o da 15000€, la scheda funzionerà perfettamente entro i suoi limiti.

  • Se ci devi registrare il tuo strumento, prendila col direct monitoring.

    È una tecnologia che ti permette di registrare senza avere latenza audio.
    Se vuoi registrare strumenti su una scheda senza questa caratteristica, preparati a soffrire.

  • Meglio porte ADAT piuttosto che molti ingressi/uscite.

    Se hai bisogno di registrare molte tracce contemporaneamente, l’ADAT è un’interessantissima e semplicissima tecnologia che ti permette di ampliare in maniera economica e efficiente ingressi e uscite audio della tua scheda audio.
    Un setup così costruito avrà una scheda compatta che potrai mettere in uno zaino e che, all’occorrenza, potrai potenziare con una scheda supplementare esterna.
    Comodo, no? Anziché girare sempre con una portaerei.
    E la scheda ADAT la puoi tenere anche se cambi scheda, risparmiando.

  • Scheda piccola non vuol dire scheda scarsa.

    Esistono molte schede veramente piccole ed economiche che hanno comunque componentistica di prima scelta.
    In realtà, attualmente, molte schede piccole e economiche non son altro che versioni rimpicciolite delle schede top di classe.

  • Prezzo alto non vuol dire scheda migliore.

    Nel prezzo di un prodotto ci son molte caratteristiche. Non ultimo le spese di marketing: molte attrezzature costano di più a causa di tutti i soldi spesi non per la loro progettazione, ma per la loro pubblicizzazione.
    Vuoi capire se quel prezzo è a causa di progettazione o di pubblicizzazione?
    Abbiamo creato un post apposito: 11 regole per scegliere l’attrezzatura audio giusta.

  • La vuoi usare in studio o dal vivo?

    • Se vuoi usarla in studio, non dovrai preoccuparti particolarmente delle sue caratteristiche costruttive. L’unica cosa che sarebbe molto comoda sono i controlli esterni per l’impianto: un potenziometro volume main e un pulsante mute ti saranno estremamente comodi in fase di editing.
    • Se la vuoi usare live, assicurati che:
      A- Abbia una costruzione solida (per esempio, struttura in ABS antiurto o chassis in alluminio/metallo: non è raro possa cadere o prendere colpi)
      B- Abbia il minor numero possibile di parti sporgenti (potenziometri, per esempio: dovesse arrivargli un colpo potrebbero essere stroncati)
      C- Abbia una buona varietà di connessioni dati/audio (non sai mai cosa può succedere dal vivo)
      D- Non abbia standard di interconnessione troppo particolari (dovessi perdere il tuo cavo o il tuo computer, non potresti più usarla. L’USB è lo standard perfetto per queste situazioni. Il Firewire il peggiore.)
      E- Sarebbe meglio avere ingressi cuffie multipli (poter dare un paio di cuffie al volo a un collega/cliente è molto comodo)
      F- non sia troppo costosa (furti, acqua, urti: la tua scheda potrebbe non avere vita facile)
  • Occhio alle marche non affermate.

    Magari fanno prodotti di buona qualità, ma il destino della fabbrica potrebbe non ancora essere ben chiaro e conseguentemente anche l’assistenza al prodotto: driver aggiornati, update hardware… Il rischio di trovarsi con schede inutilizzabili a causa dei mancati aggiornamenti potrebbe essere in agguato.

  • Quanti ingressi?

    Ogni situazione avrà le sue particolari richieste riguardo quantità d’ingressi e uscite.
    Comunque, per comodità, ecco un po’ di linee guida generali.

    • Se devi registrarti da solo, anche un solo ingresso.
    • Se hai un piccolo studio di registrazione, 4 o 6 ingressi oppure anche meno, ma con porte ADAT.
    • Se vuoi usarla per suonare dal vivo, al massimo 4 ingressi e qualche out supplementare (per basi o click).
    • Per Dj set, 2 in e 4 out (impianto + spie).
    • Per calibrazione impianti (SMAART, per esempio), 2 in e 4 out.
  • La porta MIDI serve?

    È sempre consigliabile prendere una scheda audio con porte MIDI.
    Magari, ora, non hai bisogno di una tastiera. Ma, date le enormi capacità musicali dei VST, è molto facile che tra non molti cambi idea.
    A dire il vero, sarebbe proprio un peccato perdersi tutte quelle possibilità privandosi di una porta MIDI.

  • Sarebbe meglio avesse un buon virtual mixer.

    Molte schede, come per esempio le Focusrite e tempo addietro le E-Mu, hanno degli ottimi sistemi di virtual mixer che ti permettono di cambiare il routing della scheda audio esternamente al tuo software musicale, permettendoti molta più flessibilità operativa: sarebbe meglio che anche la tua scheda avesse un virtual mixer così performante.

Se volete sapere il perché della creazione di questi tutorial, lo troverete in questo post

Il nostro primo post.

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